Aalborg

Aalborg è minuta, delicata e curiosa. A settembre inoltrato non ha un clima inospitale, nonostante si trovi quasi al limite estremo nord della penisola dello Yilland.

E' tutto grazioso in questa microscopica città, in particolare la via principale con l'interessante municipio, presso il quale si trova anche un efficiente ufficio turismo, che mi segnala il cimitero dei capi vichinghi, appena fuori Aalborg. Detto fatto prendo un bus pulitissimo e arrivo in pochi minuti.

Ben indicato un sentiero mi porta attraverso un boschetto di betulle, in cui l'umidità ha creato un effetto cromatico spettacolare. Le piante sono verdi, di un muschio che la luce rende quasi fosforescente. Superato un cancello di legno, arrivo alla biglietteria, che è anche un centro di documentazione sulla storia vichinga di Aalborg. Uno sguardo veloce e poi seguo un sentiero che risale una collinetta, dietro la quale c'è appunto il cimitero.

Le tombe dei capi vichingi sono a forma di nave e nel mezzo riposa il corpo. Ce n'è parecchie, di diverse dimensioni. Le più piccole sono lunghe circa 3 metri, le più grandi vanno oltre i 4 metri. Sullo sfondo la collina di Aalborg. Alcune pecore nere brucano di fianco a me, placidamente.